Napoli, 11 marzo 2014- Potrebbe esserci una relazione sentimentale dietro gli agguati e le vendette di sabato notte. Una donna contesa al centro del doppio agguato consumato la notte tra sabato e domenica in zona Capodimonte. Non una faida di camorra, dunque, ma una relazione intrecciata da parte di uno dei soggetti coinvolti con la donna di un detenuto, secondo quanto emerge dalle indagini della Dda di Napoli. Nella notte, sono stati emessi dei fermi a carico di Fabio Cardillo, 35 anni, di Valerio Nappella, 37 anni, di Luciano Pompeo, 28 anni. Cardillo è accusato dell’omicidio di Domenico Raffone e del ferimento di Mario Lo Russo, mentre Nappella e Pompeo rispondono del ferimento di Giovanni Lista, avvenuto alle 4 del mattino in via Ianfolla. secondo quanto è stato ricostruito dalla polizia, Raffone era in sella a uno scooter, mentre Lo Russo era alla guida di una Fiat Panda, risultata rapinata un’ora prima in via Marco di Torrepadula. I sicari, almeno due, sono entrati in azione in uno spiazzo dove i residenti parcheggiano le auto. La polizia, allertata da una segnalazione, ha rinvenuto sul posto il cadavere del guardaspalle, il suo scooter e 8 bossoli. Alcuni minuti dopo, invece, è giunta quella di un ferito d’arma da fuoco all’ospedale Cardarelli: era Mario Lo Russo, colpito da un proiettile alla schiena. Sottoposto a un duplice intervento chirurgico non sarebbe in pericolo di vita. L’uomo da solo si era recato al pronto soccorso, alla guida della Panda, che presentava tre fori di proiettili nella carrozzeria, lato guida. Sul luogo dell’agguato, oltre agli uomini della Squadra Mobile di Napoli sono arrivati anche i carabinieri. Al vaglio degli inquirenti, tra le altre, anche la pista di un regolamento di conti nell’ambito della guerra in corso al rione Sanità, che vede contrapposte la cosca dei Savarese e quella dei Lo Russo, al centro il controllo delle piazze dello spaccio di droga. Nella notte, intorno alle 4, un uomo, G. L., 31 anni, è stato accoltellato alla schiena, ma non in maniera grave da alcune persone che gli avevano appena citofonato. Il fatto è accaduto alla II traversa Ianfolla, sotto casa del ferito, medicato anch’egli al Cardarelli, a poca distanza da dove abita Mario Lo Russo.
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